La cittadina medievale di Recanati è una delle mete turistiche più frequentate delle Marche centrali, famosa soprattutto perchè nel 1798 diede i natali a Giacomo Leopardi.
Casa Leopardi (costo 20 € per le visite guidate e 10 € per le visite autonome), il palazzo nel quale nacque e trascorse parte della sua vita Giacomo Leopardi. Al primo piano, l’unico visitabile, sono custoditi gli oltre 20.000 libri che il padre, Monaldo Leopardi, acquistò negli anni facendoli studiare e catalogare ai figli, tra i quali la Bibbia poliglotta sulla quale Giacomo imparò il greco e l’ebraico. Nelle ore che il poeta passava a studiare, sulla piccola scrivania accostata alla finestra che si affaccia sulla piazzetta che ispirò Il sabato del villaggio, l’unica distrazione era il canto di Teresa Fattorini, una ragazza che abitava nella casa di fronte al palazzo e alla quale Leopardi dedicherà A Silvia.
Colle dell’Infinito, poco oltre Casa Leopardi si apre il vasto parco alberato dove Giacomo trascorreva i momenti liberi dallo studio. Alla fine del boschetto si trova il colle in cui prese vita la più famosa poesia del poeta, L’infinito, i cui versi sono incisi su una targa affissa a un muro.
Piazza Leopardi, piazza maestosa e circolare fiancheggiata dall’ottocentesco Palazzo Comunale e dominata dall’alta Torre del Borgo, che all’interno ospita il MUREC, il museo della città e dalla cui sommità si ammira un bellissimo panorama.
Chiesa di Sant’Anna, eretta nel XIII secolo e rifatta 500 anni dopo, conserva dietro l’altare una riproduzione della Santa Casa di Maria a Nazareth, custodita nella Basilica di Loreto, meta per secoli dei pellegrini che non riuscivano a recarsi al santuario.
Cattedrale di San Flaviano, situata all’estremità orientale del centro, è la chiesa più importante della città. Costruita in stile romanico, è caratterizzata dall’assenza della facciata, sacrificata per costruirle addosso il palazzo vescovile. All’interno presenta un bellissimo soffitto barocco a cassettoni voluto dal cardinale Galamini nel 1620.
Montelupone sorge in cima a una collina non lontano da Macerata. Il centro storico conserva ancora oggi le antiche mura castellane con le quattro porte d’ingresso e l’originale pavimentazione in pietra. Al centro si trova la piazza su cui si affacciano i principali edifici quali il trecentesco Palazzetto del Podestà con la torre civica, che ospita la Pinacoteca e il Palazzo Comunale, sorto su una preesistente struttura medievale e restaurato più volte nei secoli. Tra le chiese spiccano la Chiesa di San Francesco, edificata nel Duecento e successivamente rimaneggiata in epoca tardo-barocca, che custodisce la meravigliosa pala raffigurante la Madonna del latte di Antonio da Faenza e la Chiesa di Santa Chiara, edificata tra i secoli XV e XVIII, all’interno della quale si possono ammirare bellissime porte intarsiate da Cristoforo Casari e l’Annunciazione della Vergine, copia del Barocci, del XVIII secolo.
Montecosaro si erge in cima ad una collina isolata tra Civitanova e Macerata. L’abitato presenta una pianta compatta, con la cinta muraria trecentesca che racchiude il centro storico, al quale si accede attraverso la Porta San Lorenzo. Di particolare interesse nel borgo sono il minuscolo Teatro delle Logge e il Complesso Agostiniano Montecosaro, situati entrambi in Piazza Trieste e il Museo del Cinema a Pennello, nella suggestiva cornice di Palazzo Marinozzi, dove sono raccolti splendidi bozzetti cinematografici. Da non perdere è anche il belvedere del Cassero, dal quale si può godere di una bella vista sul territorio circostante.
Montecassiano si trova nel cuore delle Marche, nel mezzo delle distese collinari del Maceratese. Il borgo, di impronta medievale, è racchiuso da alte mura e caratterizzato da vie concentriche che culminano nella centrale Piazza Unità d’Italia, sulla quale si affacciano il Palazzo dei Priori e il Convento degli Agostiniani. Dalla piazza, attraverso una scalinata incorniciata da un’ampia arcata, si accede alla Collegiata di Santa Maria Assunta, che custodisce una pala d’altare di Mattia Della Robbia e una tavola di Giacomo da Recanati del XV secolo. A ridosso delle mura si trova invece il Parco del Cerreto, dal quale è possibile ammirare una bella vista sulle colline circostanti.